Archive for giugno 2010

La ricerca è contro Marchionne

22 giugno 2010

Dice che la FIOM è isolata dalla CGIL. Però i precari della ricerca della FLC esprimono solidarietà agli operai ricattati di Pomigliano d’Arco, e i ricercatori raccolgono firme per loro (se volete aggiungerci la vostra, cliccate qui). Se il lavoro più intellettuale solidarizza con quello più manuale di tutti, forse è la CGIL a doversi porre il problema dell’isolamento.

Docenti d’ufficio

20 giugno 2010

La facoltà di Architettura dell’università di Firenze sta assegnando d’ufficio ai docenti a contrattto – senza nemmeno bandirli, e senza chiedere il consenso ai contrattisti interessati – i corsi rimasti senza insegnante per lo sciopero dei ricercatori in protesta contro la riforma Gelmini. A Firenze si violano così praticamente tutte le leggi che regolano la docenza a contratto, a partire della selezione tramite bando pubblico. Ah, ovviamente si tratterà di docenze a titolo gratuito. E lo stesso preside fiorentino Saverio Mecca ammette: “Mi rendo conto che chiedere di tenere dei corsi gratuitamente è una proposta indecente”. Ma sta succedendo solo a Firenze? Usate questo sito per segnalare se sta succedendo anche in altre università.

Docenti a contratto: parte la class action

14 giugno 2010

Secondo un articolo di repubblica.it, il Codacons sta organizzando una “class action” per risarcire i quasi 50.000 docenti a contratto delle università, ingiustamente discriminati nel reddito e nei diritti rispetto ai loro colleghi di ruolo (associati e ordinari). Per il momento, ciascun docente interessato dovrà presentare un ricorso al TAR individuale a proprie spese, e solo in un secondo momento partirà l’azione collettiva vera, propria e gratuita. Per chiedere informazioni e aderire, bisogna iscriversi alla mailing list apposita, mandando una mail all’indirizzo professoriacontratto@codacons.it. Non sentivate la mancanza di un’altra mailing list?

Ma il vero interrogativo è questo: perché il Codacons promuove una class action, mentre nessun sindacato ha mai fatto nemmeno una causa sulla situazione stranota dei docenti a contratto, pagati poco o nulla e di solito in ritardo di anni?

Contro la manovra: aggiornamenti

8 giugno 2010

Oltre alle occupazioni di Isfol, poi dell’Isae, quindi dell’Ispesl, dopo le numerose manifestazioni e agitazioni negli enti di ricerca, sono state tante le inziative in campo contro la manovra “correttiva” del governo.

Sabato scorso, come annunciato, si sono svolti i cortei organizzati dai sindacati Usb e Cobas: secondo gli organizzatori 25mila persone hanno sfilato a Roma e 10mila a Milano.

Poi ha manifestato il mondo della cultura, a Piazza Navona.

Lunedì hanno manifestato gli enti di ricerca sotto al MIUR.

Giovedì 10 giugno dalle 16.30 alle 20.00 a Piazza Navona i precari dell’Ispra metterano in piazza il loro “spettacolo” Non sparate alla ricerca.

Il 12 giugno, questo sabato, sarà la volta della Cgil, in piazza a Roma con lo slogan “tutto sulle nostre spalle”.

Nella scuola, dopo le occupazioni degli uffici provinciali patrocinate dalla Flc Cgil, si preannuncia lo sciopero degli scrutini nella scuola, indetto dai Cobas. Ma da qualche parte si è arrivati già allo sciopero della fame.

Il 19 giugno, il sabato dopo, anche il PD sta preparando la sua manifestazione contro la manovra.

A fine mese, probabilmente venerdì 25 giugno, la Cgil ha programmato lo sciopero generale.

[qui il servizio di Annozero dello scorso giovedì sugli “enti inutili”, come l’Isae e l’Ispesl]

Cara diaria

4 giugno 2010

A causa della manovra finanziaria, l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ha sospeso il pagamento della diaria per le missioni estere, anche quelle già in corso. Questo provvedimento rende pressoché impossibile continuare il lavoro nelle collaborazioni internazionali ed è, come al solito, particolarmente punitivo nei confronti di dottorandi ed assegnisti che passano molto tempo all’estero. Contro questo andazzo, c’è una petizione da firmare e diffondere qui.

La manovra è (decreto) legge

1 giugno 2010

Ecco il testo definitivo della Manovra in Gazzetta ufficiale da stamattina.

Ovviamente ora andrà in Parlamento per essere convertito da decreto in legge, ma intanto si confermano tutte le misure principali già contenute nelle bozze della scorsa settimana:

– il blocco dei contratti fino a tutto il 2013

– il blocco del turnover (20% delle cessazioni dell’anno precedente) anche per gli enti di ricerca

– il limite del 50% della spesa del 2009 per i contratti precari

– la soppressione di vari enti, tra cui: l’Ispesl, l’Isae, l’Ense, l’Eim, lo Ias, le stazioni sperimentali