Un ministro pessimo, anzi perfetto

Quando Mariastella Gelmini fu nominata ministro, si capì subito che non era una buona notizia. Non perché di Gelmini si sapesse qualcosa. Proprio per il motivo opposto: Gelmini vuol dire “nessuno”; o qualcuno che, con il suo basso profilo, tolga visibilità a scuola, università e ricerca (U&R) e permetta di tagliare e riformare senza rompere troppo i maroni. Qualcuno che non abbia la pretesa di far bella figura.

E così sta andando. In soli due mesi, il governo Berlusconi ha già inciso pesantemente sul pericolante quadro dell’università italiana, tagliando il finanziamento ordinario, gli stipendi, i concorsi e permettendo agli atenei di darsi uno statuto privato mantenendo il finanziamento pubblico. Mica robetta. Il “radicale” Mussi, in due anni di governo passati a far chissà cosa, non è riuscito nemmeno a spostare una pianta da una stanza all’altra del ministero.

Tutto è avvenuto nel sostanziale silenzio degli interessati, finora. Adesso viene rotto da qualche segnale di protesta. A Ferrara (il 9 luglio) e in Abruzzo (il 18 luglio) i rettori stanno convocando assemblee generali di ateneo per discutere i provvedimenti del governo. Prendono l’iniziativa dunque i vertici delle università, corresponsabili della gestione degli atenei (dalla precarizzazione alla corruzione generalizzata) insieme ai ministri di turno. Si tratta di baroni che già in passato hanno dimostrato di non saper difendere le università da tagli e privatizzazioni, né quando a tagliare era Moratti, né quando era Mussi.

Tacciono invece le reti degli studenti e dei precari e i sindacati, che in passato animavano le assemblee e le manifestazioni più accese. Va detto che spesso questi movimenti sono apparsi spontanei all’improvviso, per poi altrettanto improvvisamente scomparire. Sarà il caldo estivo. O la preparazione di un autunno che sia, se non caldo, almeno un po’ tiepido.

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3 Risposte to “Un ministro pessimo, anzi perfetto”

  1. uno Says:

    Probabilmente a Roma ci sarà a breve un’assemblea nazionale indetta da sindacati e associazioni dei docenti. Sta infatti circolando una bozza di documento, per raccogliere eventuali adesioni da parte di precari e studenti, con gli stessi temi che ispirano le assemblee abruzzesi e ferraresi.

  2. La voce della Casta « Says:

    […] del governo Berlusconi sull’Università. Le assemblee di questi giorni sono motivate da ragioni validissime, ma portate avanti da persone poco credibili: rettori e docenti corresponsabili del disastro  […]

  3. Sara Says:

    Stiamo organizzando una raccolta di firme contro la riforma Gelmini e in particolare contro il ritorno del maestro unico : http://www.retescuole.net/contenuto?id=20080827165124

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