Il Dottorato sbanca in borsa

Grazie a una serie di circostanze, con il voto della minoranza parlamentare di centrodestra, della compagnia degli “amici di Dini” e della “coppia rossa” Rossi&Turigliatto, ieri al senato il governo è stato battuto. E’ stato battuto perché la maggioranza del senato ha votato un emendamento alla finanziaria che prevede un aumento dal prossimo anno delle borse di dottorato dagli attuali 800 euro (e spicci) a una cifra che si aggirerebbe tra i 1100 e i 1200 euro. Nessuno è attualmente in grado di dire se l’aumento resisterà ai prossimi passaggi della finanziaria. Ma intanto questa maggioranza casuale-trasversale ha battuto la proposta dell’Associazione dei dottorandi (ADI), che ha raccolto 10mila firme per aumentare le borse a soli 1.000 euro.

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38 Risposte to “Il Dottorato sbanca in borsa”

  1. Luisa Di Paola Says:

    Come al solito, i nostri amici politici ci hanno proposto una bella mossa demagogica, senza porsi il problema delle conseguenze e del significato politico di quello che stavano facendo.
    Pur rispettando le difficoltà di chi è costretto a vivere con meno di 900 euro al mese, l’innalzamento della borsa di dottorato può provocare degli effetti poco piacevoli:
    se anche dovesse passare questa misura, immagino che bisognerà fissare in via definitiva l’importo della borsa di dottorato : per questo aumento di borsa è assicurato un fondo ordinario per il triennio (rivedibile con la Finanziaria 2009?), dopodiché, potrebbe essere a carico degli enti reperire i nuovi fondi per l’innalzamento, se non ci dovesse essere ulteriore copertura.
    Questo significherebbe, probabilmente, una diminuizione del numero di borse di dottorato, allungando ulteriormente i tempi di attesa di persone che aspettano per anni, con contratti di varia natura, di accedere al dottorato.
    Inoltre, si porrebbe un’altra questione: se venisse aumentata la borsa di dottorato, di fatto verrebbe equiparata ad un assegno di ricerca, se non allo stipendio di un ricercatore di prima nomina, scatenando una “lotta interna” tra i precari.
    Forse era meglio fare meno demagogia, come al solito, e più pratica, destinando fondi per aumentare il numero di borse, permettendo a più giovani l’accesso alla prima fase della carriera accademica.

  2. Fabio Says:

    Cara Luisa,

    intanto permettimi di correggerti su un tuo grosso errore: IL DOTTORATO NON COSTITUISCE ASSOLUTAMENTE IL PRIMO GRADINO DELLA CARRIERA ACCADEMICA! In ogni caso, perchè aumentare il numero dei posti quando già i (secondo te) pochi che escono non riescono a collocarsi???? Ben vengano allora meno borse ma meglio pagate, per un livello di istruzione che non è comunque per tutti.

  3. rosalia Says:

    Cara Luisa,

    forse lei ha le idee un pò confuse sull’argomento, conosce davvero qualcuno che ha aspettato anni per accedere al dottorato? Non credo! Il gioco non vale la candela e dubito fortemente ci siano in giro Dottori disposti ad attese così lunghe per ottenere 811 euro al mese e nessuna garanzia per il futuro. Se poi considera che finora si è potuto accedere al concorso di ricercatore senza il titolo di Dottore di Ricerca…
    Io sono una dottoranda e più volte ho pensato di mollare perchè arrivo a stento alla fine del mese… a volte non ci arrivo proprio ed è frustrante! Quando sono fortunata solo metà del mio stipendio se ne và per le spese di casa (ovviamente non posso permettermi neanche un monolocale e sono costretta a dividere l’appartamento con altre persone) e speri sempre che non ti capiti nulla perchè se hai bisogno di soldi… a chi li chiedi?! Accedere al dottorato non è come vincere alla lotteria e chi decide di farlo è mosso dalla passione per la ricerca non dalla certezza di una brillante e remunerativa carriera universitaria che nella meggior parte dei casi non avrà mai inizio. Alla fine dei tre anni saremo vecchi per l’inserimento nel mondo del lavoro e saremo punto e a capo! Ci considerano degli studenti per i diritti che ci vengono riconosciuti (niente contributi, niente maternità, impossibilità di accedere ad un prestito, niente malattie etc etc) ma di fatto noi siamo dei lavoratori.
    “Inoltre, si porrebbe un’altra questione: se venisse aumentata la borsa di dottorato, di fatto verrebbe equiparata ad un assegno di ricerca, se non allo stipendio di un ricercatore di prima nomina, scatenando una “lotta interna” tra i precari.”
    E’ sensato pensare di risolvere il precariato sciegliendo di ignorare e non migliorare le condizioni disagiate di chi questo lavoro già lo fà?! Noi non siamo in lotta con i ricercatori o con chi è in condizioni migliore delle nostre… noi siamo in lotta contro chi, come lei, vorrebbe continuare a ignorarci e a far finta che le cose vadano bene così.

  4. Alessandro Says:

    Sono un dottorando in ingegneria elettronica dell’Università di Parma, lascio un commento in quanto sono parte in causa. Iniziamo col dire che 811 euro al mese sono REALI ovvero non sono cifre buttate a caso da Rosalia ma è il ridicolo stipendio che percepiamo noi dottorandi di ricerca, rendetevi conto del potere d’acquisto nullo degli 811 euro al giorno d’oggi… bene, sono assolutamente a favore dell’innalzamento delle borse di studio ad una cifra + congrua purchè sia mantenuto il n°totale di borse che già è ridicolo (parlo della mia realtà di Ingegneria dell’Informazione di Parma); il problema però sta alla base… la mentalità italiana è assolutamente indifferente all’istruzione, finchè si penserà a veline e calciatori come potremo fondare un paese sui valori che lo facciano crescere veramente come la ricerca? Chi ha il potere (ovvero la classe politica) dovrebbe garantire un aumento di finanziamenti alle Università e limitare le spese che pesano poi sul groppone dei contribuenti per pagare le loro cene, le loro telefonate, i loro trasporti,ecc… Da una qualche parte i soldi che versiamo in tasse arrivano, mi sono sempre chiesto DOVE????!!!

  5. Claudio Says:

    Giusto per smentirvi, io conosco personalmente (almeno 3) ricercatori che hanno dovuto aspettare uno o due anni per entrare in dottorato, e anche chi, stanco di aspettare, ha deciso di abbandonare il mondo universitario.

  6. caterina Says:

    Ciao a tutti.
    Vorrei dire una cosa. Mi fa molto piacere che si pensi ad aumentare uno stipendio così basso, forse il più basso stipendio di dottorato in tutta Europa, che però è in linea con tutti gli stipendi dei neolaureati che intraprendano una professione diversa dall’entrare in banca o in una azienda, in ITALIA.
    Non credo però che questo cambierà le cose. Come al solito non si agisce cercando soluzioni ma solo tamponando. Sapete cosa veramente mi preoccupa, più del mio stipendio?
    Mi preoccupa il fatto che finito il dottorato mi aspettano chissà quanti anni di incertezze e di lotta per la gloria, e un aumento dello stipendio adesso non cambierà questa situazione.
    Se veramente chi governa il paese è interessato alla ricerca, dovrebbe fare in modo che la ricerca possa funzionare, che chi fa un dottorato dopo riesca a continuare il suo lavoro, all’università o nelle aziende. Dovrebbe preoccuparsi di diffondere una CULTURA diversa nel pubblico e nel privato.

  7. rosalia Says:

    Tanto per capirci…
    il reclutamento dei ricercatori universitari avviene tramite concorso pubblico, prevede la valutazione dei titoli, due prove scritte e una orale, allo stato attuale il titolo di dottore di ricerca non è una condizione sinequanon e si sta ancora discutendo sulla possibilità che lo diventi. Dopo aver vinto il concorso vi è un periodo di prova di tre anni dopo i quali il ricercatore diventa “confermato”. Il ricercatore universitario dovrebbe dedicarsi essenzialmente alla ricerca, ricopre anche incarichi di didattica come sostegno (ad esempio esercitazioni) e può essere affidatario di corso. Lo stipendio è di circa 1200E netti per il primo anno, circa 1450E per il secondo e terzo anno e 1650E al quarto anno di anzianità (dopo la conferma). Successivamente aumenta progressivamente con scatti di anzianità biennali di circa 70-80E netti.
    Perchè un ricercatore dobrebbe voler accedere ad un dottorato di ricerca?!
    Caro Claudio forse le persone di cui ci parli erano dei borsisti e non dei ricercatori!

  8. caterina Says:

    Ma sì questo fatto che dei ricercatori si iscrivano al dottorato è proprio poco probabile! E poi volevo anche dire che il numero di borse di un dipartimento dipende anche dalla gestione interna, mettiamola così, senza voler essere maliziosi e parlare di situazioni poco lecite… quando comunque ci sono borse che vanno perse (perchè, non so da voi, ma da noi al poli di torino capita) è difficile che il dipartimento continui ad avere un numero consistente di posti con borsa. Frase contorta ma spero chiara nel significato.
    Volevo anche precisare, prima di essere fraintesa per quel he ho scritto prima, che concordo con l’aumento dello stipendio di dottorato, solo ho paura che in realtà sarà una pezza a una situazione di cui non importa molto.

  9. antonio Says:

    ciao a tutti!!! sono un dottorando al primo anno. o meglio ho iniziato il primo anno da circa 5 mesi e ad oggi non ho visto neanche quelle 811 euro di cui parlate tutti. preciso che sono vincitore con borsa. spero almeno che per natale almeno si decideranno a darmi queste misere 811 euro insieme a tutti gli arretrati ovviamente!!! sogno di poter fare il regalo di natale ai miei genitori…ahah

  10. Annalisa Says:

    Cari colleghi dottorandi…….io ho fatto i calcoli delle mie spese mensili per sopravvivere ed ammontano ad 800 euro!!!!! Vorrei formare una famiglia ma come faccio? Devo risparmiare anche sui regali di Natale visto che non mi pagano neanche le missioni…vi ho detto tutto!

  11. Aumento di stipendio per dottorandi e ricercatori — Diarium Neminis Says:

    […] lo stipendio dagli attuali 800 euro a 1150-1200 euro, con aumento netto di 350 euro. Strano venire a sapere che una proposta più “contenuta” (aumento a 1000 euro) proveniente dall’ADI […]

  12. Giuseppe Says:

    Ciao a tutti!
    Sono un dottorando del 2° anno di ingegneria elettronica a Tor Vergata.
    Per il nostro stipendio c’è stato un lungo dibattito. L’ADI propone 1000 euro al mese ma ad un certo punto ce ne vengono offerti 1150-1200, poi ci dicono che sono stati fatti tagli alla ricerca per i camionisti…che dire, pochi giorni fa è passata la finanziaria e per me conta solo quello che è definitivo. Ho letto 40 milioni di euro per noi. Non voglio fare calcoli, aspetto circa 10 gg quando mi verrà effettuato il primo accredito del 2008. Se è 1000 mi va bene lo stesso, diventa
    uno stipendio vero…ma se è 1200 possiamo veramente andare a vivere da soli rinunciando ad una cosa su 5, mi sembra ragionevole no?
    Cari colleghi, incrociamo le dita e facciamoci un in bocca al lupo collettivo.
    Ci si sente
    Giuseppe

  13. giovanni Says:

    vorrei precisare che la proposta dell’adi non era assolutamente più contenuta, di più contenuto è stato l’emendamento proposto dal senatore di AN.
    Vorrei ricordare che la proposta dell’ADI prevedeva si un aumento di borsa più contenuto (1000 euro contro i 1150-1200) ma prevedeva anche e soprattutto la copertura di borsa per tutti i dottorandi che ne sono sprovvisti, quantificati in quasi la metà dei circa 38000 dottorandi italiani.
    Dal canto mio, un aumento del numero di borse significa aumentare il numero di stimatissimi e ultraprofessionali dottori di ricerca a lavorare in pizzeria dopo aver conseguito il titolo.
    Il prossimo passo che ci aspettiamo sarebbe quello di pensare all’aumento dei posti in cui questi dottori si possano collocare visto che quelli esistenti attualmente sono ridicoli

  14. Andrea Says:

    Io non capisco su quale base si dice che sia giusto estendere la copertura anche per i dottorandi senza borsa.

  15. Gigi Says:

    Per far quadrare i conti sono costretto, a malincuore, a dedicarmi nei ritagli di tempo anche ad attività lavorative extra-universitarie.
    Affinchè io possa percepire la borsa di dottorato l’università mi impone dei limiti al mio reddito annuo, mentre non è fatta alcuna menzione sui limiti di tempo che queste attività mi portano via… in pratica posso accettare un lavoro sottopagato che mi occupa tutti i giorni ma non brevi consulenze ben pagate che influirebbero marginalmente sulla mia ricerca.
    Oltretutto chi non percepisce una borsa non ha alcun limite, potendo, di fatto, dedicarsi (con il benestare del suo tutor) al proprio lavoro, per poi “comprarsi” dopo 3 anni il titolo (non facciamo i buonisti… conosco troppi casi così, per non parlare di chi prende la borsa e non sa neanche dove sia la propria università!)

    Vi sembra giusto tutto questo, dopo che la graduatoria di ammissione alla borsa di studio è stata fatta solo su basi meritocratiche e non reddituali?

    Visto che di rimanere all’univesità non vi è alcuna certezza (soprattutto di questi tempi), i dottori di ricerca si ritroveranno nel mondo del lavoro (nel migliore dei casi a 28 anni) senza esperienza, a competere con coeanei che hanno già 4 anni di esperienza…

    Che ne pensate?

  16. luigi Says:

    Aumento fantasma? Giovedì scorso ho telefonato all’ufficio dottorato dell’Università di Palermo chiedendo conferme dell’aumento della borsa di dottorato. Sapete cosa mi hanno risposto? Semplice: non ci sarà un reale aumento. In pratica l’aumento se lo papperanno loro per pagarci la quota di gestione separata che attualmente paga l’università. Come previsto ci prendono soltanto per i ……fondelli!

  17. gabriele Says:

    Secondo me vista la qualita sempre più scadente degli studenti (parlo dell’universo che conosco ovvero matematica e fisica) dovrebbero dimezzare il numero delle borse e raddoppiarne l’importo, altrettanto dovrebbero fare con i ricercatori, mentre con gli associati e gli ordinari il rapporto corretto dovrebbe essere 3 e 4 a 1. Vale a dire ridurre a un terzo i primi ( e triplicargli lo stipendio) e ad un quarto i secondi (con conseguente quadruplicamento). Solo così si innalzerebbe il livello della ricerca. I cervelli che sono veramente tali tornerebbero di corsa, e magari ne importeremmo anche qualcuno.

  18. rosalia Says:

    Che amarezza!
    Non è cambiato nullla! Solito mediocre stipendio…

  19. Andrea Says:

    rosalia Dice:

    25 Gennaio 2008 alle 9:39 am
    Che amarezza!
    Non è cambiato nullla! Solito mediocre stipendio…

    Ti hanno accreditato lo stipendio e non è cambiato niente?

    Io ho trovato questo:(preso prprio dalla finanziaria 2008)

    Sistema universitario nazionale (articolo 2, commi da 428 a 436). Costituzione di un fondo a incremento del Fondo ordinario per le università (550 milioni di euro per gli anni 2008, 2009 e 2010) per il concorso dello Stato agli oneri lordi per gli adeguamenti retributivi per il personale docente e per i rinnovi contrattuali del restante personale dell’università, nonché in vista di interventi in materia di diritto allo studio, di edilizia universitaria e per altre necessità del sistema università. L’assegnazione di risorse è subordinata all’adozione entro gennaio 2008 di un Piano programmatico da approvare con decreto Università, di concerto con il ministro dell’Economia, sentita la Conferenza dei rettori delle Università italiane.

    Per incrementare l’assegno di dottorato di ricerca il fondo ordinario è aumentato di 40 milioni di euro l’anno dal 2008 al 2010.

    Una quota di 11 milioni di euro l’anno per il triennio 2008-2010 del Fondo ordinario per le università è riservato alle Scuole superiori a ordinamento speciale alla Scuola Imt Alti studi di Lucca; altri 5 milioni di euro per il 2008 sono vincolati alle Università che hanno avviato la procedura di statizzazione a seguito di decreto ministreriale emanato nell’ultimo triennio. Interventi sui requisiti di partecipazioneal concorso per l’accesso alle scuole di specializzazioni mediche. Riduzione progressiva della durata del collocamento fuori ruolo dei professori universitari, che precede il collocamento a riposo, a oggi fissata in 3 anni, fino alla completa abolizione, con decorrenza a partire dal 2010. Autorizzata la spesa annua di 10 milioni di euro in favore delle istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale. Autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009 per il funzionamento dei centro di ricerca Ceinge, Biotecnologie avanzate Scarl di Napoli.

  20. Eloisa Says:

    …vi leggo oggi per la prima volta. Avevo sentito dell’aumento delle borse di dottorato e con curiosità ho atteso l’accredito di gennaio: inutile raccontare la delusione nel vedere che è diminuito ancora, di quasi 3 euro. Boh, sono senza parole…

  21. Cristina Says:

    Che dire… Io ho mandato una mail al segretario dell’ADI per chiedere almeno che ci rivolga pubblicamente le scuse per l’orgoglio che hanno messo nel diffondere una notizia falsa, visto che l’accredito di questo mese è pari a 805,80€, circa 2€ in meno rispetto a dicembre e 6€ in meno rispetto a gennaio 2007.
    Relativamente alla Finanziaria, io non ho mai creduto che ci facessero un aumento, vista la condizione in cui riversa la nostra ridicola nazione, dove i fondi per la ricerca sono molto al di sotto delle altre nazioni europee, dove i dottorandi, che hanno una o due lauree, stentano ad arrivare in fondo al mese mentre il portaborse di un politico percepisce più di 4000€ netti al mese!
    Dovremmo andare via tutti da questo Paese ridicolo e senza motivazioni! E qui non ci sono giustificazioni politiche che tengano! Oggi parlavo della questione con il corpo docenti del mio gruppo di lavoro, dicevano che con l’attuale instabilità politica probabilmente la situazione è peggiorata. Niente di più falso, visto che la Finanziaria contenente l’estratto che avete riportato e che avrebbe dovuto portarci l’aumento, sarebbe dovuta essere comunque valida anche dopo la caduta del governo.
    Io ho deciso che diminuirò le ore di lavoro mensili, attualmente sono all’Università dalle 8:30 alle 18:30 quando mi va bene, mangiando un panino per pranzo. Da domani, visto che l’aumento non è arrivato, per far tornare un rapporto (ore di lavoro)/(stipendio percepito) ottimale lavorerò almeno 3 ore in meno al giorno, chi se ne frega della ricerca, con questo stipendio da fame non facciamo ricerca ma lavoriamo per la gloria!
    In bocca al lupo a tutti, spero che dopo questa illusione decideremo di organizzare una manifestazione collettiva o che, ancora meglio, troveremo tutti un lavoro ben retribuito per andare in barba all’Università ed alla nazione ridicola in cui viviamo.
    Saluti

  22. giuly Says:

    Io ho sentito che l’aumento ci dovrebbe essere. Per i primi mesi lo stipendio sarà lo stesso ma verso maggio dovrebbero restituirci gli arretrati…. Speriamo sia vero!!!

  23. Zak Says:

    Brutte notizie dall’UNICAL… anche qua siamo a -4!!

  24. Chiara Says:

    Dal sito del MIUR

    Comunicato Stampa
    Università e Ricerca: Nota Ufficio Stampa Miur

    Il Ministero dell’Università e della Ricerca, in riferimento alle richieste dell’ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani),conferma che è prevista a breve l’emanazione del decreto relativo all’incremento dell’importo delle borse di studio dei dottorandi di ricerca.
    Il regolamento che riordina la disciplina dei corsi e delle scuole di dottorato è stato già trasmesso al Consiglio di Stato.

    Roma, 6 febbraio 2008

    Quindi….concordo con giuly, l’aumento ci sarà ma non sarà immediato, anche perchè se considerate bene lo stipendio di gennaio è relativo al mese di dicembre 2007….
    Anche l’aumento agli specializzandi in area medica, seppur la questione sia diversa, è arrivato dopo mesi, e con relativi arretrati…
    Speriamo bene!!!

  25. Cri Says:

    Confermo quello che avete scritto. Ho avuto una specie di battibecco via mail con il segretario dell’ADI il quale, con molta arroganza, mi ha dato della tarata mentale per aver dubitato del contenuto della Finanziaria che ha trovato i fondi per l’aumento delle borse che sarà fattivo dal momento in cui sarà firmato dal Ministro di competenza. E ci saranno dati anche gli arretrati.

  26. rossi Says:

    L’ufficio dottorandi dell’università di Verona, mi ha detto che gli aumenti saranno solo per i dottorandi che verranno assunti dall’anno prossimo. A me sembra strano, ma siamo pur sempre in Italia.. Voi che ne dite?

  27. alessandra Says:

    Non so cosa dire, sono una dottoranda della Sapienza al terzo anno e ovviamente anch’io nel mese di gennaio ho visto la mia rata mensile decurtata di 3 euro rispetto a quella di dicembre. Una mia collega dell’Università di Viterbo al primo anno ha percepito però 1000 euro nel mese di gennaio. Dunque chiedo: siamo sicuri che l’aumento valga per tutti i dottorandi in corso oppure solo per quelli che hanno iniziato in questo anno accademico?

  28. Alessandra Says:

    Son capitata qui per caso…ma noto un po’ di confusione.
    La Finanziaria2007 è stata approvata e fra le altre cose prevede un aumento delle borse di dottorato, individuando la copertura economica per gli anni 2008-2010. Questo significa che è previsto l’aumento dell’importo minimo delle borse per tutti i dottorandi negli anni tra gennaio 2008 e egennaio 2010. La consistenza dell’aumento dovrà essere poi calcolata sulla base dei fondi stanziati. Però la Finanziaria è un documento di programmazione economica, per cui ogni singolo provvedimento entra in vigore solo dopo che viene emanato il relativo decreto di attuazione. Se e quando verrà emanato il decreto, ma solo allora, le università dovranno pagare le borse comprensive dell’aumento (più gli arretrati a partire da gennaio 2008). Questo è quel che son riuscita a capire sul meccansimo della Finanziaria.
    La rata di gennaio per me è la prima, visto che sono al primo anno di dottorato. Ma per gli altri è “diminuita”, in quanto è aumentato il contributo INPS per la gestione separata (cui afferiscono le borse di dottorato): il netto pagato è minore, ma il lordo è riamasto lo stesso, controllate! Inoltre il contributo INPS è per 1/3 a carico del contibuente (cioè noi) e per 2/3 a carico del datore di lavoro (l’università): questo è stabilito dalla legge e vale anche per tutti i lavoratori dipendenti. E’ del tutto impossibile quindi che, qualora l’aumento arrivasse, questo venga usato per pagare il contributo INPS; anche perchè tale contributo è calcolato in percentuale sull’importo lordo della borsa.
    Da pochi giorni l’università di Milano ha inserito i dati della borsa per il 2008; ve li riporto qua sotto:
    ————————————————————————————-
    Importo della borsa + contributi inps per l’anno 2008
    Borsa lorda annuale € 10.561,54
    Borsa annuale al netto dell’Inps € 9.691,27
    Rata bimestrale lorda € 1.760,25
    Rata bimestrale netto dell’Inps (8,24%) € 1615,21
    Contributo Inps complessivo 24,72%
    Contributo Inps a carico del borsista 8,24%
    ————————————————————————————
    Per quanto ne sapevo io, il contibuto INPS complessivo avrebbe dovuto essere pari al 24%, quindi a nostro carico è l’8%. Infatti facendo due conti, sulla rata di gennaio (relativa a dicembre) mi è stato trattenuto l’8%. Ora non so se il contributo è stato ulteriormente aumentato: proverò ad informarmi all’INPS.
    Un’ultima precisazione: gli importi di cui sopra sono quelli pagati dall’Università di Milano, che adotta gli importi minimi stabiliti dal ministero. In realtà ogni università può stabilire in autonomia il valore della borsa, purchè superiore al minimo ministeriale; è quindi possibile che in alcuni atenei le borse siano più consistenti.
    Alessandra

  29. Alessandra Says:

    Forse il contributo di 24,72% anziche 24% è dovuto al finanziamento dell’indennità di maternità e di malattia, che vengono estesi ai lavoratori iscritti alla gestione separata.
    Di seguito trovate quello che c’è scritto sul sito dell’INPS, tra le novità previdenziali del 2008:

    Lavoratori parasubordinati: anche per loro maternità e malattia
    Le aliquote contributive della gestione separata sono ridotte da tre a due: 24% per i lavoratori non iscritti ad un’altra forma di previdenza obbligatoria e non pensionati e 17% per tutti gli altri. Il contributo per il finanziamento dell’indennità di maternità, assegno per il nucleo familiare e indennità di malattia, passa dallo 0,50% allo 0,72%.

    saluti, Alessandra

  30. Cristina Says:

    Ragazzi l’aumento della borsa dovrebbe essere fattivo da aprile ma dovrebbe riguardare i mesi a partire da gennaio 2008, insomma ci daranno gli arretrati. Su questo abbiamo una quasi certezza…
    L’unica incertezza è la data della firma per la delibera, che dovrebbe arrivare nei primi giorni di aprile se tutto va bene.

  31. Clelia Says:

    ciao a tutti, sono una dottoranda senza borsa e volevo rispondere ad alcune affermazioni che ho letto in questo forum.
    Non riesco a cogliere il “fine” nesso tra aumento del numero dei pizzaioli ed allargamento del diritto a usufruire di borse di studio per quei giovani laureati che hanno superato un concorso e si impegnano nella ricerca (come chi ha la borsa!).
    Mah!

  32. Vale Says:

    Ciao a tutti,
    sapete quanto è valutata attualmente un’ora di lavoro di un dottorando per l’università? 6.7 euro l’ora lordi! Quando se uno si mette a fare ripetizioni ad un bambino delle medie si prende come minimo 15 euro l’ora e se li intasca…
    Semplicemente vergognoso!

  33. Cristina Says:

    Sapete cosa vi dico? La finanziaria ed i soldi fittiziamente stanziati per noi erano solo un diversivo per metterci a tacere e darci un contentino, sapevano che il “governo” Prodi sarebbe caduto, oltretutto la proposta di aumento è partita dall’ex opposizione…
    Ormai io ho perso le speranze, il segretario Giovanni Ricco mi ha trattato con sufficienza rispondendo alle mie mail in cui esponevo i miei dubbi ma sinceramente lunedì gli manderò un’altra mail, presi così in giro non è gusto!

  34. rosalia Says:

    Ho ricevuto una email da parte dell’ADI, pare che finalmente dal mese prossimo ci diano il tanto atteso aumento e gli di arretrati!!!
    Incrociamo le dita e speriamo bene!!!

  35. Daniela Says:

    ….ragazzi che dire?meno male che ci sono mamma e papà, dottoranda al primo anno, ho preso lo stipendio da novembre a gennaio!
    meno male che adoro quello che faccio e che mami e papi non sono sul lastrico!aspetto in trepida attesa l’aumentino!!

  36. Sara Says:

    Dottoranda alla Sapienza all’ultimo anno, dal primo si parlava di una aumento di stipendio che sarebbe arrivato molto presto…ora che dovrebbe essere definitivo, io continuo a non vedere nulla. Lo stipendio del mese di agosto è sempre stato di 808 euro…mentre una mia collega che fa il dottorato a Padova, ha prima ricevuto un’email dal Rettore che l’informava del prossimo aumento e lo ha già ricevuto. Come è possibile che ogni Università abbia tempi diversi?
    per non parlare del fatto che ad Ottobre riceverò il mio ultimo stipendio, dopodichè il buio più assoluto…

  37. Valeria Says:

    Ciao, a quanto ne so io le università stanno aspettando che lo stato stanzi i fondi per gli aumenti e le università che hanno già elargito gli aumenti stanno semplicemente anticipando i soldi…

  38. Elisa Says:

    è la prima volta che capito qui…ma qualcuno ha ricevuto l’aumento? Al politecnico di Torino ancora nulla e ormai non si capisce più niente…

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