Il sindacato è insindacabile

stalin cgilChi è precario nella ricerca o nell’università non ha nessun diritto sindacale.

Non può essere votato né votare per le RSU dell’ente in cui lavora, magari da anni.

La sua (eventuale) tessera non conta ai fini della “rappresentatività” di questo o quel sindacato.

La sua “delega” è quindi totale. Non può sindacare il suo sindacato.

E’ per questo che c’è chi, come la FLC CGIL dell’università di Siena, pretende di essere l’unica degna rappresentante dei precari. E pretende che l’amministraziona la finisca di parlare con la “rete dei precari“.

Come ai bei tempi di Stalin, non c’è spazio per il dissenso. Siamo nel 2006. Di seguito la lettera inviata dal sindacato al rettore dell’università di Siena, segnalata da “Free lance

Al Magnifico Rettore
Prof. Silvano Focardi

Negli ultimi tempi e su specifiche materie l’Amministrazione Universitaria sta  praticando un sistema di Relazioni Sindacali, basato sulla scelta discrezionale dell’interlocutore, sul quale vorremo richiamare anche l’attenzione dei lavoratori.

La convocazione di riunioni alle quali sono presenti solo sindacati  autonomi di categoria, oppure portatori di interessi specifici che non rappresentano e non possono rappresentare l’interesse generale dei  lavoratori e delle categorie rappresentate (si fa riferimento agli incontri avuti con i sindacati dei medici in più occasioni e sedi, e con la rete dei precari), sono un grave attacco al diritto di rappresentanza ed al principio di rappresentatività che ci inducono a chiedere l’interruzione di tutti i tavoli aperti sulle materie e la loro  convocazione secondo quanto previsto dai contratti e dalla legge.

Se ciò non dovesse accadere ci riserviamo non solo di denunciare il comportamento antisindacale nelle sedi competenti, ma di ritirare la nostra delegazione da tutti i tavoli di lavoro aperti.

FLC-CGIL

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